Esotérik Satie
“Questo florilegio composto con amore ci rivela il lato più dolcemente triste dell’opera di Satie… Ciò che rende questo album così attraente, e infine così necessario, è che Alessandra Celletti possiede perfettamente i modi per farci condividere questo sentimento”.
(David Sanson, Classica, Ottobre 2003, France)
“In opere ascoltate e riascoltate (Ciccolini, J.J.Barbier, R. De Leew) Alessandra Celletti trova la potenza interiore che occorre a rinnovare il nostro interesse. I suoi Piecès Froides (1913) vibrano di una luce rara, e le tre Gymnopédies rinascono con freschezza. Il ritmo è sospeso, risoluto e grave. Lo humour, il non-sense e l’assurdo si esprimono nelle miniature pungenti degli Sports et Divertissements, dai quali l’interprete ha estrattto tre brevi movimenti, restituiti con eleganza”
(Franck Mallet, Le Monde de la Musique, Aprile 2001)
“Esotérik Satie è veramente un disco notevole, la scelta dei brani è raffinata come l’ordine con cui si susseguono. La maggior parte dei pianisti professionisti sembrano avere delle grandi difficoltà a catturare l’atmosfera segreta che collega questi brani e soprattutto ad interpretarli nel modo che intendeva Satie; Alessandra Celletti, invece, li esegue con grande amore”.
(Niclas Fogwall – editor of Erik Satie Homepage)
“L’interpretazione sensibile di Alessandra Celletti fa risaltare l’omogeneità di fondo di un compositore che, attraverso la diversità e la molteplicità delle sue esplorazioni, ha costantemente cercato di liberarsi della propria soggettività”.
(Ornella Volta – Archives Erik Satie)
“La pianista ha individuato le chiavi di accesso a Satie in un senso della musica profondamente metafisico e nell’estetica della brevità. Principi con cui decodifica del musicista la ricerca del suono, l’umorismo e l’austerità espressiva.”
(Massimo Rolando Zegna – Amadeus – Febbraio 2001)
“Alessandra Celletti “scivola” con assoluta normalità in un suono che già parla per se stesso, con una interpretazione morbida, leggera, densa nel tocco: vi si avverte una maturità di lettura e di partecipazione emotiva non comuni. Un cd da non perdere.”
(Mario Dal Bello – Città Nuova – Gennaio 2001)
“La musica di Erik Satie non la può suonare chiunque. Perchè richiede una sintonia particolare, un amore sconfinato. La predisposizione alla leggerezza e alla meditazione. Un approccio alle note, allineate sul pentagramma dal grande artista francese, che la pianista Alessandra Celletti ha fatto suo con grande passione e costanza”.
(Alessandro Mezzena Lona – Il Piccolo Giornale di Trieste – 16 Maggio 2001)
“Esoterik Satie è un gioiello meraviglioso. L’esecuzione di Alessandra Celletti è straordinaria per un album che è un trionfo dal primo all’ultimo brano.”
Daniel Bristow – Cluas.com – Gennaio 2008
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